ICI PRIMA CAVA… ESENTE
Venerdì 15 ottobre a Piumazzo viene presentata alla stampa una mozione “congiunta” delle liste civiche “Frazioni e Castelfranco” e “Nuovo San Cesario” con l’appoggio dei vari comitati della zona: Piumazzo, San Cesario, Savignano.
Di che si tratta?
L’argomento sembra semplice ma dai risvolti tutt’altro che chiari: l’ICI sui terreni di cava – tasse!
Premessa:
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È chiaro che un terreno agricolo destinato a escavazione non è più tale e catastalmente dovrebbe cambiare destinazione d’uso
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I terreni agricoli hanno una rendita catastale da cui si ricava l’ICI da pagare
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Prendendo ad esempio le norme vigenti che regolano l’edilizia, i terreni agricoli destinati all’edificabilità cambiano valore catastale, quindi varia anche l’imposta riscossa (ovviamente il terreno diventa più costoso e l’ICI aumenta in proporzione), questo anche se si costruisce tra 10 o 20 anni.
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Una cava ricavata in terreni agricoli trasforma gli stessi in zone produttive non più agricole e, se seguissero le regole dei PSC, dovrebbero pagare l'ICI dal momento in cui è stato approvato il PIAE fino a tutta la durata del periodo di escavazione e del periodo di risistemazione per poi tornare ad essere area, a questo punto non ben definita, comunque improduttiva.
La mozione quindi non fa altro che chiedere al comune di impegnarsi a riscuote questa imposta in maniera congrua, anche retroattivamente, nei terreni di cava o di prossima escavazione. Infatti, da alcuni rogiti visionati, si capisce che il cavatore ha pagato determinati terreni anche 6\7 volte il valore di mercato determinando un chiaro aumento del valore catastale. I comitati e liste civiche non si spiegano come mai nessuno abbia mai cambiato la destinazione d’uso di questi terreni che risultano ancora agricoli anche se ai fini dell’applicazione dell’ICI sui maggiori valori, non è necessario un cambiamento catastale, in quanto, come sancito da una recente sentenza della Cassazione, n. 19732 del 2010, la situazione di fatto deve prevalere rispetto l’accatastamento del fabbricato .
E' assolutamente anomalo che Comitati e Liste di provincia debbano dare indicazioni ai Comuni, alla Provincia, alla Regione ai fini di incassare Imposte logicamente e legalmente dovute dai possessori di Cave. Ciò porta certamente a rafforzare dubbi che hanno assillato da sempre sul fatto che i cavatori abbiano sempre avuto trattamenti di favore. Si sta parlando di cifre assolutamente importanti. “Se consideriamo tutti i buchi lasciati al loro destino (mai sistemati) arriviamo a cifre veramente grandi. Siamo quindi convinti che quando gli Enti Locali si decideranno a far pagare il dovuto, oltre al vantaggio economico ci sarà pure una spinta a sistemare i buchi per evitare di dover pagare una imposta a vita e avremmo un compito un po' più facile anche noi Comitati che sentiamo il peso di non far cavare oltre a quello di far sistemare per quanto possibile. Non ci troveremmo più in situazioni di continue e spesso discutibili proroghe dei tempi di escavazione, forse si limiterebbero pure i “residui” che servono sempre a procrastinare le sistemazioni”. Il pagamento dell'ICI sulle cave porterebbe anche a soddisfare la tanto sbandierata equità fiscale, rendendo giustizia a chi, esercitando una attività produttiva, ha pagato e paga quest’imposta! Così si avrebbe un’entrata cospicua a fronte delle crescenti difficoltà economiche sempre lamentate dai comuni, costretti a tagliare molti servizi.
La mozione segue un’interrogazione della lista Frazione e Castelfranco presentata mesi addietro (link dell’interrogazione) a cui nessuno ancora ha dato risposta, e che verranno inviate per conoscenza alla Provincia e alla Regione.
Il problema cave è diventa sempre più un buco nero, dal momento che il cavatore compra un terreno è come se questo non esistesse più…
Pubblichiamo, di seguito, il testo della mozione presentata a Castelfranco il 5/10/2010:
Oggetto: Tassazione ICI delle aree destinate ad attività estrattive
Premesso che
- il presupposto dell’ICI è costituito,secondo il disposto dell’art.1 del D. lgs. 504/1992, dal possesso di fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli, situati nel territorio dello stato, a qualsiasi uso destinati;
- il terreno agricolo e’ quello in cui si svolgono le attività di cui all’art.2135 del codice civile, ovverosia “un’attività diretta alla coltivazione del fondo, alla silvicoltura, all’allevamento del bestiame e attività connesse. Si reputano connesse le attività dirette alla trasformazione o all’alienazione dei prodotti agricoli, quando rientrano nell’esercizio normale dell’agricoltura”;
- l’attività estrattiva non e’ compresa nelle attività di cui all’art.2135 c.c., per cui i terreni agricoli destinati a tale attività non rientrano più in tale categoria ma invero in quella dei fabbricati;
- per fabbricato si intende la singola unità immobiliare iscritta o da iscrivere nel catasto edilizio urbano in cui sia stata attribuita o sia attribuibile una autonoma rendita catastale;
- secondo il regolamento recante norme in tema di costituzione del catasto fabbricati, approvato con decreto del ministro delle finanze n.28 del 2 gennaio 1998,l’unita’ immobiliare e’ costituita da una porzione di fabbricato,o da un insieme di fabbricati o DA UN’AREA CHE,NELLO STATO IN CUI SI TROVA E SECONDO L’USO LOCALE, PRESENTA POTENZIALITA’ DI AUTONOMIA FUNZIONALE E REDDITUALE;
considerato
-che secondo i criteri catastali, sono dunque fabbricati e pertanto soggetti ad ICI anche le cave;
Tutto ciò premesso, con la presente mozione il Consiglio Comunale di Castelfranco Emilia
impegna il Sindaco e la Giunta Comunale
ad adottare ogni dovuto provvedimento – ivi compresa, se necessaria, l’eventuale modifica del regolamento comunale sull’ICI – affinché le aree destinate alle attività estrattive nel territorio del Comune di Castelfranco Emilia siano oggetto di applicazione dell’imposta comunale sugli immobili (ICI) dal momento della adozione della convenzione fino al definitivo completamento dei recuperi-ripristini con restituzione dell’area alla pubblica disponibilità e affinché tale tassazione sia applicata retroattivamente, se e fin dove possibile.
Silvia Santunione – capogruppo Lista Civica FRAZIONI e CASTELFRANCO
COPIA DEL TESTO ORIGINALE DELLA MOZIONE PRESENTATA IL 5.10.2010
Silvia Santunione
capogruppo Lista Civica Frazioni e Castelfranco
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