Ore 18 di venerdi 21 gennaio: il TAR ci ha dato ragione sull’impianto di asfalto ed ha annullato tutti gli atti amministrativi da noi impugnati!
La sentenza del Tribunale non lascia dubbi, non siamo più solo noi ad affermarlo ma sono i giudici a metterlo nero su bianco, viene riconosciuta la fondatezza delle nostre accuse nei confronti della Provincia di Modena:
“ECCESSO DI POTERE PER CONTRADDITTORIETA’ E PERPLESSITA’ CIRCA L’ITER AUTORIZZATORIO – ECCESSO DI POTERE PER TRAVISAMENTO DEI FATTI IN ORDINE ALLO SVOLGIMENTO DELLA CONFERENZA DI SERVIZI – VIOLAZIONE DEGLI ARTT. 16 E 17 DELLA LEGGE 241/1990″
” VIOLAZIONE DELL’ART. 269 D.LGS. 152/2006 – ECCESSO DI POTERE PER TRAVISAMENTO DEI FATTI E FALSITA’ DEL PRESUPPOSTO IN RELAZIONE ALLA PRETESA NATURA “NON SOSTANZIALE” DELLE MODIFICHE AUTORIZZATE”
Il TAR ha così sentenziato ( vedi il documento N. 00049/2011 REG.PROV.COLL. – N. 01076/ 2009 REG.RIC. ):
“Il Tribunale Amministrativo Regionale per l’Emilia – Romagna, sez. II, accoglie il ricorso in epigrafe indicato e, per l’effetto, annulla tutti i provvedimenti impugnati con il ricorso introduttivo ed i motivi aggiunti di ricorso. Condanna la provincia di Modena e la società controinteressata al pagamento delle spese di causa a favore dell’associazione Italia Nostra ricorrente che si liquidano in complessivi Euro 12.000 (dodicimila), di cui Euro 6.000 (seimila) a carico della provincia di Modena ed Euro 6.000 (seimila) a carico della società controinteressata, oltre C.P.A. ed I.V.A.. Spese compensate nei confronti del comune di Savignano.”
Non è poco, anzi significa tantissimo! Significa che avevamo ragione! Il rispetto delle regole non tocca solo ai cittadini ma tocca anche, soprattutto, alle istituzioni. In particolare, coloro che sono preposti alla tutela della salute non possono “prendere scorciatoie”. Il TAR ha sancito che l’amministrazione provinciale ha sbagliatoperchè non ha applicato correttamente le procedure. La Provincia di Modena ha esercitato un eccesso di potere, contravvenendo alle regole imposte dalla normativa, con un atteggiamento che conforta unicamente le logiche economiche, a dispetto dei principi di precauzione che in materia di ambiente e salute devono sempre prevalere!
Oggi, i cittadini di una frazione come Magazzino, testimoni negli ultimi decenni del sacrificio del loro territorio per attività ambientalmente discutibili da parte delle amministrazioni di Savignano e Bazzano, hanno vinto la loro battaglia per il rispetto della legalità.
Quei cittadini inossidabili, che hanno deciso di rimanere o di ritornare ad abitare in un territorio vessato da cave, discariche di amianto, discariche di rifiuti speciali, lavorazione di bitumi, fumi di ceramiche e di prodotti petroliferi trasformati in plastica, oggi possono sentirsi un pò piu’ orgogliosi. La loro è una scelta difficile, dettata dall’amore per le loro radici e per una terra che ha dato futuro alle loro famiglie. Una terra che merita molta più attenzione di quella che le istituzioni le hanno rivolto. Per questi valori, che rappresentano un profondo rispetto per le nostra storia, per la dignità dell’uomo e del suo ambiente, ci batteremo sempre con forza!
Grazie alle tante persone che hanno appoggiato e condiviso questa lotta per la democrazia e la legalità. Un ringraziamento particolare va ad Italia Nostra, per il suo fondamentale sostegno ad ideali comuni.
Comitato Bazzanese Ambiente e Salute
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