“Cittadini per l’Ospedale” è un gruppo di cittadini di Castelfranco Emilia e San Cesario sul Panaro,che si è spontaneamente costituito a seguito delle nebulose prospettive per
l’Ospedale ReginaMargherita previste dal nuovo Piano Attuativo Locale (PAL) 2011-2013 che sarà definitivamenteapprovato dai 47 Sindaci di Modena e provincia, nella Conferenza Territoriale Sociale
e Sanitariadel 14 ottobre 2011.In appena 15 giorni, senza banchetti o “convincimenti” porta a porta, ma unicamentegrazie alla preziosa disponibilità dei commercianti, abbiamo promosso una
petizioneraccogliendo oltre 4.000 firme che questa mattina (5/10/2011) abbiamo consegnato al Comunedi Castelfranco Emilia.
COSA SAPPIAMO:
- Sappiamo che Castelfranco Emilia è il quarto Comune della provincia di Modena e chel’Ospedale “Regina Margherita” si riferisce ad un bacino di 70.000 utenti. Nel nuovo PALviene inquadrato come
OSPEDALE DI PROSSIMITA’, al pari degli ospedali di Pavullo,Vignola e Mirandola, ma che – rispetto agli altri tre ospedali – quello di CastelfrancoEmilia non ha le stesse dotazioni, soprattutto
non ha un Pronto Soccorso aperto 24 ore su 24,ma un Punto di Primo Intervento aperto 12 ore su 24.- Sappiamo che le scelte in campo sanitario sono “politiche”.- Sappiamo che fino al 1996
l’Ospedale Regina Margherita aveva un bilancio positivo di 15miliardi all’anno, tre reparti, quattro servizi, un pronto soccorso H24.- Sappiamo che da 200 letti, fino all’approvazione del
precedente PAL 1997-1999, l’OspedaleRegina Margherita è stato portato a 97 letti e sappiamo che questa “discesa” è dipesa dalladelibera C.I.P.E. del 30/12/1992 in cui è stato autorizzato il
finanziamento per la costruzionedell’Ospedale di Baggiovara, specificando che “La Regione Emilia Romagna, all’entratain funzione dell’ospedale di Baggiovara, provvederà alla dismissione o
riconversione degliOspedali Civile, Estense e Castelfranco Emilia”.- Sappiamo che l’intesa è stata firmata anche dall’allora Sindaco di Castelfranco EmiliaFausto Galetti e che, nonostante la
protesta di 9.000 cittadini, con la nascita di un Comitatoper l’Ospedale sostenuto dalla stessa Giunta Comunale di allora, dopo una manifestazionedi 6.000 persone sulla Via Emilia (22/3/1997) e
nonostante aver ricevuto un mandato dalConsiglio Comunale di non votare quel PAL a quelle condizioni, il Sindaco di CastelfrancoEmilia, con gli altri Sindaci del distretto sanitario n. 7,
votarono il PAL 1997-1999 dovegià era scritto il futuro del nostro Ospedale, e cioè: “la riconversione come previstodell’Ospedale di Castelfranco, con la possibilità di effettuare attività di
riabilitazione,attività specialistica ambulatoriale da associare ad una qualificata presenza di MedicinaGenerale di Gruppo e realizzando una condizione ottimale di Centro Cure Primarie”.-
Sappiamo che, per realizzare quello che i Sindaci avevano accettato nel 1997, negli anni aseguire – fino ad oggi – l’Ospedale è stato complessivamente snellito di altri 37 letti, cheil
laboratorio di analisi è stato trasferito a Modena nel 1997, subito dopo la firma al PAL,che il Pronto Soccorso è stato declassato a Punto di Primo Intervento H24 e poi, dal 20/5/2007, è stato
chiuso di notte (dalle 20 alle 8), che i reparti di Chirurgia e Ortopedia sono statiunificati nel 2003, che la Medicina è scesa da 49 a 15 letti, mentre i letti di lungodegenzasono aumentati fino
a 60 letti.- In compenso, ci è stato sempre detto che il nostro Ospedale, in quanto “di prossimità”avrebbe dovuto essere specializzato e che quindi avrebbe ospitato due eccellenze,due “fiori
all’occhiello” di importanza regionale: la Terapia del Dolore e la RiabilitazioneCardiologica.
ADESSO IL PAL 2011-2013 PREVEDE:
- la perdita di quella che era la prima eccellenza, la Riabilitazione Cardiologica, trasferitaall’Ospedale di Baggiovara e i 14 letti del reparto – che sarà soppresso – non saranno
destinati agli acuti, bensì alla lungodegenza e alla lungoassistenza (RSA a pagamento,gestita da infermieri);
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