Comunicato stampa 5 luglio 2012
LE OPINIONI DI ANCE MODENA, CNA MODENA, LEGACOOP E APMI SMENTITE DAI FATTI!
Le associazioni del settore hanno affermato alcuni giorni fa sulla stampa come in Provincia di Modena, in fatto di cave, ci siano regole e controlli tra i più rigorosi:
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escavazioni che non possono superare i 12 metri di profondità quando in altre provincie si scava a - 15 e - 20 metri;
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tariffa regionale sui quantitativi scavati che in provincia di Modena andrebbe da € 0,60 a € 1,20 a tonnellata da pagarsi in contanti o con opere compensative;
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terreni che, esaurita l’attività estrattiva, vengono ceduti gratuitamente ai comuni previo recupero secondo i progetti approvati.
A quali cave si stanno riferendo? Vorremo proprio saperlo.
Di certo la situazione che è stata descritta dalle associazioni di categoria nel Polo 12 “CALIFORNIA” di Piumazzo (e siamo pure in provincia di Modena anche noi....) non si è mai vista!! Basta guardare i fatti accertati nel Polo “California” per avere una visione incontestabilmente diversa e assolutamente negativa
-RIPRISTINI E/O RECUPERI: chi li ha mai visti? C’era un progetto con laghetti, sentieri inseriti in una verde rinaturalizzazione aperta al pubblico, che poteva arrivare in auto e parcheggiare in appositi spazi e arrivare dal paese di Piumazzo tramite una ciclabile o pedonale di collegamento. Niente di tutto questo è mai stato realizzato, solo un misero meleto in un'area non utilizzabile dal pubblico perchè rimasta di proprietà dei cavatori. Dov'è la cessione gratuita dei terreni al Comune?
- CONTROLLI: QUALI CONTROLLI, se dal 2003 ad oggi, in ben 36 verifiche annuali dell’attività estrattiva e dei volumi scavati effettuate ogni 30 novembre non è mai stato presente un tecnico comunale, così disattendendo alla regola generale prescritta in convenzione e utilizzando invece l'eccezione (che consente in casi eccezionali, in caso di assenza, una perizia giurata di un consulente della ditta)?? Il controllato, cioè il cavatore , incarica il controllore,cioè un proprio consulente. Possibile che in tanti anni di controlli che oggi ci vengono a dire “rigorosi”, un tecnico del Comune NON ABBIA MAI trovato il tempo – una volta all'anno - di presenziare al conteggio dei volumi scavati?
QUALI CONTROLLI sono stati fatti quando si sono concesse proroghe delle autorizzazioni a scavare a tre cave perchè non avevano potuto scavare a causa di avverse condizioni atmosferiche (in realtà strumentali per prendere tempo e non fare i RECUPERI), mentre nello stesso periodo due cave attigue scavavano ingenti quantitativi di ghiaia?
QUALI CONTROLLI sono stati fatti quando, accertato che non si trovava più il picchetto inamovibile di fondo cava per le misurazioni e in presenza di volumi discordanti tra autorizzato e dichiarato, senza motivazione non si procede a redarre degli elaborati dello stato di fatto finale da confrontare con quelli di progetto approvati?
QUALI CONTROLLI quando su una sola cava – e solo dopo le forti pressioni del Comitato – sono stati fatti i controlli con carotaggi continui (gli unici che consentono di verificare esattamente e realmente le effettive profondità di scavo) peraltro accertando una escavazione oltre i -10 metri autorizzati fino a -17-18 metri di profondità, mentre tali controlli non sono stati fatti su tutte le altre cave attigue, con evidente disparità di trattamento?
- ESCAVAZIONI NON OLTRE I 12 METRI: nel vecchio PAE i metri di profondità di scavo erano 10, ma il nuovo PAE prevede scavi fino a – 15 metri. Nel Polo “California” già oggi risulta che siano stati fatti scavi fuori piano fino alla profondità di -18 metri
- TARIFFA REGIONALE da € 0,60 a € 1,20 per tonnellata: nel Polo 12 “California” la tariffa applicata è stata ed è tutt’ora di € 0,57 per metro cubo di ghiaia scavata.
- OPERE COMPENSATIVE: nessuna opera compensativa è stata mai fino ad oggi realizzata. Non è stata neanche realizzata la rotonda di Via Martiri Artioli, prevista nel PAE 2004 ma di cui si parlava già anche prima, nonostante fosse funzionale anche all’attività estrattiva stessa e servisse per mettere in sicurezza l’attraversamento dell’incrocio.
Eppure le cave sono state fatte, eccome.....
I fatti parlano da soli, questa è la situazione nei fatti. Quello che raccontano le associazioni edili sui giornali a Piumazzo (ma anche in altri poli estrattivi) non si è mai visto.
Non è che per caso si vuole iniziare a far arrivare alla gente un messaggio di cave e cavatori pretesamente virtuosi per preparare così il prossimo assalto e distruzione del territorio che si avrà con la concessione delle autorizzazioni sul PAE 2009??
Ma se per caso negli altri poli della provincia di Modena fosse vero quanto enfatizzato dalle associazioni edili e vista invece la disastrosa gestione che è stata fatta nel polo 12 dal Comune di Castelfranco Emilia, allora vorrebbe dire che noi abbiamo avuto amministratori incapaci. e poiché nella passata legislatura l’attuale Sindaco Reggianini era il capogruppo della maggioranza PD in Consiglio Comunale e l’attuale Assessore Vigarani era a capo della Commissione Territorio, quindi corresponsabili di tale oltraggio all’ambiente e mancati controlli, dovrebbero quantomeno scusarsi e dare le dimissioni.
-Invitiamo i Presidenti delle Associazioni di categoria che si sono dati così da fare ad intervenire sui giornali per sostenere questa immagine positiva delle cave in provincia di Modena a venire a Piumazzo dove il Comitato Piumazzese NO alle CAVE li accompagnerà nei vari Polo della zona, per vedere di persona la situazione delle cave qui presenti, le sedicenti opere di rinaturalizzazione fin qui effettuate e tutte le altre “opere” di cui possono “godere”i cittadini della zona.
Andrea Rovatti
Presidente Comitato Piumazzese NO alle CAVE
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